Motivazionale

All’inizio ti chiederanno perché lo stai facendo. Alla fine ti chiederanno come lo hai fatto. C’è una forza silenziosa che si muove dentro chi sceglie di seguire una strada diversa, poco battuta, a volte completamente invisibile. È il motore di chi parte da zero, di chi non ha appoggi né certezze, ma ha una visione. Un’idea. Un fuoco. Ecco, all’inizio, quel fuoco lo vedrai solo tu. Quando inizi qualcosa di nuovo — un progetto, un cambiamento radicale, un sogno fuori rotta — ci sarà sempre qualcuno pronto a chiederti:
“Ma chi te lo fa fare?”
“Ma sei sicuro?”
“Ma non ti conviene qualcosa di più stabile?”
Tradotto: perché lo stai facendo?
Quella domanda non è cattiva. È solo figlia della paura e della logica comune. Del bisogno umano di stare dentro i binari. Ma tu, proprio tu che stai leggendo, lo sai già: non succede nulla di straordinario restando fermi. Per costruire qualcosa di grande, bisogna sopportare il vuoto iniziale. Quello dove non ti ascolta nessuno. Dove le visualizzazioni sono zero, i like inesistenti, e i feedback… pure. È il tempo del buio. Ma è anche il tempo della crescita. Ti alleni, studi, sbagli, riprovi. Fallisci. Ti rialzi. Fallisci ancora. Ti rialzi più incazzato. E continui. Nessuno applaude, nessuno capisce. Ti chiedono “perché”, e tu magari nemmeno hai una risposta precisa. Sai solo che devi farlo. Punto. Poi succede qualcosa. Un piccolo segnale. Un risultato. Un primo traguardo.
E da lì, piano piano, tutto cambia. Le stesse persone che ti prendevano per folle cominciano a guardarti con occhi diversi. Chi criticava, ora ammira. Chi dubitava, ora ti studia.
Ecco che la domanda cambia. Non più perché, ma come.
“Come hai fatto?”
“Come hai avuto il coraggio?”
“Come hai ottenuto tutto questo?”
La verità è che non c’è una formula magica. C’è solo la costanza. Il sacrificio. La visione. C’è il tuo tempo speso a imparare mentre gli altri scrollavano. C’è la tua determinazione a costruire mentre gli altri aspettavano. C’è il tuo silenzio, quando tutti parlavano. E alla fine, quella domanda — “Come lo hai fatto?” — sarà la tua medaglia. Perché tu lo saprai: lo hai fatto quando nessuno ci credeva.
Quando nessuno ti aiutava. Quando tutto sembrava inutile. Lo hai fatto perché non ti sei arreso. Perché la tua coerenza è stata più forte del giudizio altrui. Perché hai preferito la fatica alla scorciatoia. Perché hai capito che ogni grande risultato nasce nel silenzio, germoglia nella solitudine, e fiorisce davanti a tutti. Se oggi ti stanno chiedendo perché, sappi che sei sulla strada giusta. Se ti senti solo, incompleto, frainteso, sappi che stai creando qualcosa che un giorno parlerà da sé. E quel giorno arriverà. Quel giorno in cui ti chiederanno: come hai fatto? A quel punto, potrai sorridere. E rispondere, se vorrai. O restare in silenzio. Perché certe cose non si spiegano. Si vivono.
E si conquistano. Un passo alla volta. Senza rumore. Ma con tutta l’anima.

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2 risposte a “Motivazionale”

  1. Bellissimo post e posso confermarti che di tutte le motivazioni che nomini, personalmente ne so qualcosa eccome!

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  2. “un passo alla volta.”
    c è anche la bellissima poesia “Insegnami l’arte dei piccoli passi”…di Antoine de Saint-Exupéry…

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