Il potere è in noi

Ci sono frasi che si fissano nella mente come piccoli mantra quotidiani, semplici da ricordare ma difficili da applicare. Una di queste recita: “Non puoi cambiare i comportamenti di un’altra persona. Puoi solo cambiare il modo in cui tu reagisci a quei comportamenti.” È una verità che spesso si accetta con la testa, ma si rifiuta con il cuore. Perché noi esseri umani, per natura, desideriamo armonia, coerenza, e in fondo… controllo. Vogliamo che gli altri ci capiscano, che ci rispettino, che cambino per amore o per il nostro benessere. Ma la realtà, come spesso accade, segue un’altra traiettoria. Quante volte ci siamo ritrovati a insistere, a spiegare, a giustificare? Abbiamo creduto che con le parole giuste, l’altro avrebbe potuto vedere il nostro punto di vista. Eppure, nulla è cambiato. Le stesse abitudini, le stesse parole, gli stessi silenzi. E allora subentra la frustrazione. Quella sensazione sorda di impotenza che ci lascia interdetti e, a volte, ci fa dubitare persino del nostro valore. Ma c’è un luogo sacro, spesso trascurato, dove il cambiamento è sempre possibile: dentro di noi. Non è un rifugio di sconfitta, ma un campo di forza. È lì che possiamo decidere come reagire. Possiamo scegliere di non farci ferire, di non portare il peso delle parole altrui come macigni. Possiamo rallentare, respirare, osservare. E in quell’istante di pausa tra l’azione e la reazione, nasce la libertà. Cambiare la propria reazione non significa essere passivi, né cedere. Significa diventare protagonisti della propria serenità. È un atto di coraggio e maturità. Vuol dire imparare a proteggersi senza chiudersi, a rispondere senza attaccare, ad accettare senza subire. Non è facile, no. Ma è una delle forme più alte di amore per sé stessi. In questo cammino, si impara anche a non prendere tutto sul personale. A capire che ciò che l’altro fa, dice o omette è spesso lo specchio del suo mondo interiore, non del nostro valore. Le reazioni degli altri parlano di loro, non di noi. E questa consapevolezza è liberatoria. Le relazioni, allora, cambiano forma. Non perché gli altri cambiano, ma perché noi scegliamo di guardarle da un altro punto di vista. Alcune si rafforzano, altre si allentano, altre ancora si chiudono. Ma in ognuna di esse, c’è un filo conduttore nuovo: il rispetto per se stessi. Così, piano piano, ci si accorge che non è sempre necessario combattere ogni battaglia, rispondere a ogni provocazione, correggere ogni torto. A volte basta sorridere e andare oltre. Perché quando impari a gestire le tue reazioni, nessuno ha più il potere di turbare la tua pace. In un mondo dove tutti cercano di cambiare gli altri, tu puoi scegliere di cambiare te stesso. E forse, proprio così, finirai per ispirare il cambiamento che cercavi.

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4 risposte a “Il potere è in noi”

  1. Complimenti per l’articolo del quale condivido il concetto di cambiare la propria visione, soltanto così ci si può salvare dagli altri e salvaguardare noi stessi, non è difficile, con l’esperienza non sempre ci riesco, ma ho imparato a farlo… del resto il salvaguardare me stessa da tutti e da tutto non è egoismo, ma soltanto sopravvivenza. Buon pomeriggio 😊

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  2. Un ottimo consiglio, grazie.
    Cerco sempre di ripetere a me stessa qualcosa di simile, un po’ come il concetto “resta umana” che sembra banale e scontato ma purtroppo guardandosi intorno ci si rende conto che non lo è.

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  3. 🎀 Davvero un bell’articolo ~ Pone all’attenzione l’ importante distinguo di visuale (soggettiva, oggettiva, altra) ~ Saper gestire, sapendo che la realta’ e’ sempre al suo posto ~ Cambiano gli sguardi ~ Credo sia opportuno riconoscerli e “comporli” …

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  4. Ho letto il tuo articolo con grande interesse.
    Hai ragione, non c’è altra strada del lavorare su noi stessi per superare le incomprensioni con gli altri e andare oltre.
    Altrimenti ci si incaglia, arrivano delusioni e amarezze.
    Grazie e complimenti.

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